Tavolo Evangelizzazione Città e Regioni – Documento di Proposta finale

Tavolo:  Evangelizzazione delle grandi città e delle regioni  

Capi Tavola: Dino Del Vecchio e Pasquale Di Nunzio

Una strategia missionaria per raggiungere le grandi città e le regioni

Una delle caratteristiche del nostro tempo è l’esplosione dell’urbanizzazione.

Nel 1900 solo il 9% della popolazione mondiale viveva nelle città; oggi tale percentuale supera il 50%. Questo fenomeno dell’urbanizzazione è stato chiamato la più grande emigrazione della storia umana. Le città concentrano in sé stesse diversi problemi:

“La povertà, la violenza, l’emarginazione, la droga, l’alcoolismo, la solitudine, la noia, l’immoralità, la distruzione della famiglia, la prostituzione, l’omosessualità, l’infedeltà, il razzismo, le ingiustizie sociali, la disoccupazione, la corruzione, la perdita di ideali, l’inquinamento, l’indifferenza verso le cose spirituali, ecc. “.

Esse sono popolate da persone di cultura, razza, lingua e nazionalità diverse.

Dio ama le città, anche se odia il male che si trova in esse.Amò Ninive e mandò Giona a predicare il ravvedimento; come conseguenza della predicazione tutta la città si convertì al Signore e scampò al suo giudizio.

Dobbiamo accettare la sfida che viene dalle città, ascoltare il loro grido ed evangelizzarle. Non possiamo essere insensibili di fronte ai loro estremi bisogni spirituali.

Visto che la maggior parte della popolazione mondiale è concentrata nelle città, non possiamo più aspettare, se vogliamo adempiere il “grande mandato” e raggiungere così il mondo col Vangelo di Cristo.

Strategia missionaria

Siamo coscienti dell’importanza e della necessità di ubbidire al grande mandato che il Signore ci ha affidato, ossia di andare, predicare il Vangelo, fare discepoli di Gesù Cristo tutti i popoli, battezzarli, insegnare loro tutto il consiglio di Dio ed inserirli in una chiesa locale. (Mt 28:18-20)

Desideriamo, perciò, in attesa del ritorno del Signore, impegnarci con il suo aiuto a raggiungere con il Vangelo le persone che abitano nelle città italiane.

Inoltre chiediamo al Signore di darci sempre di più la visione degli enormi bisogni spirituali delle varie regioni italiane e delle altre nazioni del mondo, in modo da pregare, donare, incoraggiare nuove vocazioni e mandare uomini e donne umili e dotati dal Signore là dove Lui ci indicherà.

Siamo convinti anche che, per adempiere con efficacia il grande mandato del Signore, è necessario realizzare un vero risveglio spirituale.

Nessuna strategia per la fondazione di altre chiese raggiungerà l’obiettivo, senza un profondo rinnovamento delle assemblee.

Dobbiamo come individui, come famiglie e come chiese avere uno stile di vita diverso che attragga

le persone e mostri loro la bellezza di appartenere a Cristo.

Dobbiamo fare il bene.La nostra missione deve avere un carattere di servizio, che abbraccia sia l’evangelizzazione e la testimonianza verbale, sia l’impegno sociale.

L’aspetto verticale e quello orizzontale del Vangelo

Non dobbiamo  interessarci solo dell’aspetto verticale del Vangelo, ossia della relazione fra l’uomo e Dio, ma dobbiamo avere presente anche l’aspetto orizzontale, ossia la relazione fra l’uomo ed il suo simile.

È necessario interessarsi dell’uomo nella sua interezza, non solo dell’anima e dello spirito, ma anche del corpo e dei suoi bisogni.

Per una missione efficace siamo chiamati a essere  il sale della terra e la luce del mondo (Mt 5:13-16).

Parole e fatti, fede e opere devono procedere insieme.

Elementi importanti da includere in una strategia missionaria per le città e le regioni:

1)      VISIONE – Far crescere nelle chiese locali che collaborano la consapevolezza del grande mandato;

2)      CONDIVISIONE – Tre o più chiese locali (di una provincia) si incontrano per condividere una visione per la città. L’Evangelizzazione di una grande città va fatta in modo sistematico con un programma a lungo termine;

3)      RIFLETTERE – Riflettere su quali siano le reali risorse disponibili (risorse umane, spirituali e finanziarie);

4)      SVILUPPARE una Strategia Pioneristica realistica per quella città che includa le seguenti componenti:

a)      Componente visibilità (farsi conoscere);

b)      Ricerca etnografica (scoprire chi sono le persone che desideriamo raggiungere e che cosa credono);

c)      Componente aiuto sociale (consulenze, centro di ascolto, aiuto nella formazione, corsi, aiuto alimentare, ecc.);

d)      Componente proclamazione pubblica del Vangelo;

e)      Discepolato  in  un luogo specifico di riferimento;

f)       Concentrazione su rioni/quartieri specifici della città che desideriamo raggiungere negli anni;

g)      Componente sito internet.

Alcuni elementi di una strategia missionaria realizzata per le città della provincia di Milano:

  • Mobilitare tutta la chiesa  e prepararla  per l’opera missionaria ed evangelistica.

Ognuno deve impegnarsi a seconda dei doni ricevuti dal Signore.

  • Continuare l’opera di discepolato a più livelli,  sia per i nuovi convertiti, in vista del loro inserimento nella chiesa locale, sia per la formazione di uomini fedeli (II Ti 2:1) in vista di un loro servizio nella chiesa come anziani, diaconi, pastori e dottori e della fondazione di nuove chiese-figlie.
  • Organizzare incontri evangelistici nei fine settimana all’aperto, nella  sala di culto e nei locali pubblici (cinema, teatri, auditorium) in diverse località della provincia di Milano
  • Avere campagne evangelistiche di più giorni consecutivi  in varie  località. Organizzare ore felici nei parchi.
  • Creare  e gestire   un sito internet;  curare coloro che ci contattano via internet.
  • Usare sotto la guida dello Spirito Santo i vari metodi e mezzi (films evangelistici, concerti, banco di libri e opuscoli, ore felici, distribuzione di letteratura cristiana, ecc.) non dimenticando, però, la centralità della predicazione del Vangelo.

 Affiggere  manifesti murali e scrivere lettere  alla cittadinanza in occasioni speciali (distribuite ad ogni famiglia di tutto il quartiere/ città).

  • Presenziare i locali di culto non solo durante gli orari degli incontri, ma tutti i giorni al fine di creare dei punti di ascolto durante la giornata.
  • Trasmettere programmi evangelistici, anche preparati localmente, attraverso radio commerciali e radio evangeliche locali.
  • Usare il telefono, lo sketchboard, e distribuire  calendari cristiani.
  • Organizzare gite, agapi fraterne,  cene per uomini e per donne,   giochi ed attività di svago per  i ragazzi ed i giovani del quartiere. Avere incontri per ragazzi, adolescenti e giovani.
  • Continuare ad avere incontri evangelistici nelle case dei credenti, ai quali invitare amici, vicini, colleghi e parenti.
  • Curare i bisogni specifici di giovani, coppie sposate ed anziani (consultorio sociale).
  • Sviluppare il lavoro di testimonianza durante tutto l’anno per le strade, nei giardini e di casa in casa, con letteratura,  inchieste sulla fede, ecc. …
  • Curare il banco alimentare e aiutare i poveri e i bisognosi materialmente.   Venire incontro ai loro bisogni.
  • Organizzare opere sociali,  corsi di  lingue straniere e di  lingua italiana per stranieri, corsi di ginnastica e di  cucito,  attività sportive, doposcuola, ecc.
  • Essere sensibili alle indicazioni del Signore per la partenza di missionari dall’assemblea, sia per qualche zona dell’Italia priva di testimonianza, sia per l’Estero.
  • Dare un posto di rilievo nell’assemblea alla Parola ed alla preghiera, in modo da sviluppare una visione missionaria ed avere una forte passione per le anime perdute.
  • Realizzare una forte comunione nell’assemblea e fra le chiese locali coinvolte in questo progetto evangelistico  delle città e delle regioni.

Alcune cose necessarie per rafforzare la comunione fra le assemblee:

  • Amarsi gli uni gli altri

L’amore  non dipende dal fatto che abbiamo le stesse idee ed abitudini, ma dall’amore di Dio che e’ stato sparso nei nostri cuori (Ro 5:5).

  • Servire insieme

“Per mezzo dell‘amore, servite gli uni gli altri” (Ga 5:13).

La comunione fra le assemblee viene rafforzata quando si lavora insieme.

Dobbiamo unire le nostre forze per svolgere i servizi comuni con maggiore efficacia.

  • Evangelizzare insieme

Dobbiamo accordarci insieme per evangelizzare zone, città e paesi ancora senza nessuna testimonianza allo scopo di fondare nuove chiese. È opportuno organizzare insieme campagne evangelistiche a livello provinciale, regionale o nazionale.

  • Sostenere insieme missionari in Italia ed all’estero

Dobbiamo allargare la nostra visione degli enormi bisogni spirituali che vi sono nel mondo.

Occorre avere una visione missionaria, mobilitare tutti i credenti e coordinare gli sforzi e le risorse, per dare impulso all’opera missionaria in Italia  ed all’estero.

Come assemblee,  dobbiamo saper cogliere tutte le opportunità. per raggiungere con il Vangelo le zone d’Italia ancora senza testimonianza e i popoli non raggiunti..

  • Incontrarsi insieme

La comunione si rafforza con lo stare insieme; è necessario amare di più stare insieme a livello locale, regionale e nazionale. Noi anziani dobbiamo dare l’esempio e incoraggiare i credenti.

  • Rispettarsi ed avere fiducia gli uni degli      altri

Senza rispetto e fiducia non vi può essere comunione e collaborazione.

  • Evitare il rischio di isolarci.
  • Evitare un’autonomia esasperata, uno spirito      di giudizio e di intolleranza, l’individualismo e l’orgoglio.

Siamo  convinti che come assemblee potremmo fare molto di più per il progresso del Vangelo in Italia ed all’estero, se fossimo più uniti e se lavorassimo di più insieme nell’amore e nella pace, avendo come obiettivo solo la gloria di Dio.

Ci sembra di notare ultimamente un certo individualismo che porta all’isolamento ed all’indebolimento della comunione nelle chiese e fra le assemblee.

Dobbiamo  opporci a ciò che divide; al contrario è necessario unire tutte le risorse ed i doni spirituali  che il Signore ha accordato alle chiese per Io sviluppo dell’opera di Dio. Noi anziani dobbiamo dare l’esempio ed incoraggiare i credenti ad amare la comunione con le altre assemblee.

L’esperienza ci conferma che le assemblee che promuovono e praticano la comunione con le altre, nelle varie attività e servizi, hanno di solito una vita spirituale più abbondante, progrediscono di più e sono più attive nella testimonianza. AI contrario, quelle che si isolano dal Corpo di Cristo sono più deboli.

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